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PARTECIPAZIONE 
Amicoh solidale

LA CITTA CHE VOGLIAMO: un progetto di COHOUSING INTERGENERAZIONALE

 

Siamo un gruppo di cittadine e cittadini di varie età e di numero variabile (da dieci a trenta a seconda delle fasi più o meno entusiasmanti del processo) che ha già provato a sottoporre al Comune le proprie motivazioni e intenzioni e a coinvolgere associazioni a vocazione sociale e partecipativa come La Cordata, KCity,Housing Lab e la Fondazione Housing Sociale

 

Il nostro PROGETTO si chiama A.MI.COH SOLIDALE, che è acronimo di A MIlano un COHousing SOLIDALE

 

A.MI.COH è un condominio abitato da tante persone; è una comunità fondata sulla INTERGENERAZIONALITA’, bella, equa e solidale che sostiene e protegge le persone (privacy, rispetto) e ha un ruolo dinamico, aggregativo, aperto alla città; tramite di servizi utili. L’ erogazione di servizi è occasione di formazione e creazione di posti di lavoro per i giovani.

 

Le fondamenta di AMICOH sono:

 

1) L’identità del luogo, creata dai valori comuni aggreganti : solidarietà, sostenibilità sociale, ambientale ed economica, sostegno, creatività, gioia di stare al mondo, scambio fra differenze di genere, di età, di saperi, culture, condizioni di vita etc. Rapporto fra privato e pubblico: un sistema di servizi dinamico e diffuso che valorizza i talenti per  avere come risultante migliore qualità e costi minori per i cittadini e per gli enti del territorio

 

2) L’intergenerazionalità, le persone di ogni età sono rispettate e vissute per quello che sono: gli anziani e i vecchi che vogliono dignità, senso e appartenenza; i giovani che cercano lavoro e ruoli socialmente utili e creativi in appoggio alle loro scelte di autonomia; gli adulti che vogliono potere fare figli e crescerli in ambienti sani e stimolanti. Nel mondo odierno ci sono patrimoni di talenti risorse e bisogni che non si incontrano mai, a discapito di tutti; invece nel condominio solidale si trovano le corrispondenze fra dare, avere ed essere

3) Le residenze, permanenti o temporanee, sono per la maggioranza  in affitto:  aderire al progetto non deve essere un atto di fede , ma un’esperienza , eventualmente  revocabile. L’affitto facilita chi non ha capitali e abbatte il rapporto psicologico con la proprietà privata favorendo flessibilità e sperimentazione. Chi vuole però può partecipare al progetto acquistando il proprio appartamento.

4) Il condominio è sede di servizi la cui fisionomia è da individuare anche in rapporto alla zona della città e ai suoi bisognio. I servizi auspicabili  si sviluppano nell’ambito della salute (olistica), del nutrimento (acquisto, distribuzione, trasformazione del cibo), della  cultura e svago, dell’ artigianato e attività creative .I servizi vengono erogati per gli abitanti del cohousing e per i cittadini che ne vogliano usufruire. 

5) Obiettivo è il benessere individuale coniugato al bene comune. La cura di sé e la cura del prossimo come facce della stessa realtà:

 

6) Milano può tornare ad essere una città esemplare: Milano ha bisogno di pratiche di questo tipo, dove operosità, solidarietà, impresa e creatività si coniugano; ne ha bisogno per sé e per diventare modello virtuoso per tutta Italia.

 

 

In molti paesi europei i cohousing intergenerazionali si sono affermati e diffusi. In Germania dal 2000 sono molti e funzionano benissimo.

Speriamo di trovare ascolto e collaborazione fattiva nella Giunta che verrà.

Grazie

 

 

Referente per AMICOH : Clara Mantica, manticaclara@libero.it

Cell 3334795730

 

 

 

ALTRI ARGOMENTI A SOSTEGNO DEL PROGETTO

 

Progettazione Partecipata

Le caratteristiche del percorso sono presupposto delle caratteristiche del risultato e del suo successo.  Alla base è un gruppo di persone motivate che abbiano disponbilità ad un processo condiviso, continuo e costante per trasformare la visione in realtà. Alla base della condivisione sono l’ ascolto profondo, esente da giudizio, e  la parola amorevole, pronunciata  in una prospettiva costruttiva. La progettazione partecipata mette in campo gli strumenti che ciascuno dei partecipanti ha a disposizione: riflessioni, informazioni, relazioni, saperi etc. Esperti esterni sono parte del processo ma non lo determinano..

Intergenerazionalità

La prossimità fra persone di età diverse è un’opportunità sperimentata nel corso dei secoli in ogni civiltà e fino ad un certo punto vissuta anche da noi come naturale. Oggi è praticamente sparita dalla nostra società. Prevalgono solitudini e  isolamento che riguardano persone singole ma anche coppie e piccoli nuclei familiari. Sperimentare lo scambio fra generazioni è un’opportunità per rispondere ad esigenze di ogni tipo: pratiche, affettive, psicologiche, lavorative, formative, culturali, sociali, La relazione fra persone che non appartengono allo stesso ceppo familiare potrebbe facilitare il processo.

Insieme si può

Quante volte abbiamo pensato “lo farei se avessi qualcuno vicino” ? Di esempi ce ne sono tanti:  “ Vorrei prendere in affido un bambino” “ Vorrei accogliere quella persona che in questo momento ha necessità di accoglienza”  “Vorrei organizzare un laboratorio di attività creative” “ Vorrei fare vedere una serie di film speciali ad un gruppo di persone” “Vorrei condividere un ‘attività che mi sta a cuore “ etc etc

Vecchiaia

Una vecchiaia dignitosa è quella che ci assomiglia, per come nel corso del tempo ci siamo impegnati a essere . Perché questo accada dobbiamo sentirci sostenuti, protetti nelle nostre fragilità  e in scambio con altri esseri. Un’età che ci permetta di esplorare ancora quel “filone d’oro” che abbiamo coltivato lungo tutta la nostra vita e che ci ha contraddistinto. Per esempio, la gioia di progettare e partecipare con altri ad un mondo migliore, piu bello e giusto e solidale. Progetti (piccolissimi e grandissimi) che migliorino  la nostra vita, quella del nostro prossimo e del Pianeta. Coltivare la speranza  e’ un atto politico fondamentale per tutte e tutti, per non annullarci nella sfiducia,  nel non senso, nella paura.

Solidarietà

Sostenere  e sostenerci richiede  nutrimento per  il corpo ma anche per la mente e l’anima. Spazi per vivere, cibo, ma anche attività culturali e creative; allegria ma anche meditazione e riflessione. Tante volte per dare conforto basta essere presenti. Oppure si possono mettere in comune  i libri  e magari leggerne qualcuno insieme, Oppure delle capacità come cucire, riparare una bici, disegnare…..Soprattutto nei confronti di soggetti fragili insegnare un’ attività è una grande occasione di riabilitazione e soddisfazione

Talenti , servizi, impresa

 I bisogni degli uni possono diventare opportunità di lavoro per altri: in particolare l’erogazione di servizi nell’ambito della salute (intesa in senso olistico) , del nutrimento, del lavoro artigianale e creativo e della cultura/svago .

Creatività e innovazione sociale

La creatività è una chiave di interpretazione dei fenomeni e delle soluzioni. L’ arte è quella del vivere per formulare visioni originali e innovative, riconfigurare comportamenti e soluzioni democratiche a bisogni e desideri pressanti. Creare occasioni per relazionarci all’altro e catalizzare le tante forme di creatività diffusa di cui in tanti siamo portatori. Essere aperti e guardare ad altre realtà, imparare da altri, trasformare e inventare. un movimento di nuova civilizzazione oggi necessario più che mai.

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