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ARTIGIANATO DESIGN AUTOPRODUZIONE
Artigianato Metropolitano

1997 Censire e valorizzare il  nuovo artigianato metropolitano a Milano

Proposta al Comune di Milano, a cura dell’associazione 108 Welcome

 

 

Nel territorio milanese il fenomeno del nuovo artigianato ha avuto negli ultimi anni un inedito e forte sviluppo grazie a quella originale contiguità fra design, arte, artigianato, fashion e comunicazione che connota il sistema milanese del design.

 

Per vocazione o per necessità molti giovani si stanno misurando con forme di artigianalità e autoimprenditorialità che li vedono impegnati su tutti i fronti: dalla ricerca (tecniche, materiali, linguaggi), alla ideazione, alla realizzazione degli artefatti, alla comunicazione e promozione-vendita.

 

Sarebbe utile metterli in rete per creare nuove opportunità di visibilità, scambio e

professionalizzazione.

 

 Milano è un arcipelago composto da miriadi di piccole realtà che spesso non si conoscono e non scambiano né opportunità, né servizi, né conoscenze. Mancano i luoghi e le occasioni e, ancor piu’ a monte, manca  la conoscenza dell’arcipelago: chi sono i “creativi”e cosa fanno, come sono organizzati? dove lavorano e per quali mercati? come si promuovono? C’è differenza fra un artigiano e un autoproduttore? Quali i problemi e quali le opportunità? Il problema principale che, soprattutto nelle fasce giovanili, è quello dell’isolamento. Quando i ragazzi escono dalla scuola restano soli e, ammesso che la scuola abbia offerto loro  strutture e laboratori per sperimentare, restano senza strumenti, senza luoghi dove operare  e senza confronti.

Da molte parti viene l’incentivo a imprendere ma, a mio parere, é giusto imprendere se accompagnati  e sostenuti in modo non episodico; l’impresa rischia altrimenti di rivelarsi una meteora carica di speranze gravata ben presto di oneri economici e delusioni.

 

Più specificatamente, il  censimento che proponiamo ( abbiamo già messo a punto un nucleo significativo che raccoglie più di 60 imprese selezionate secondo criteri etici, estetici) può servire a:

 

  1. conoscere entità e realtà del nuovo artigianato (artigiani, artisti artigiani,autoproduttori, editori) sia in termini quantitativi che qualitativi (rapporto con le tradizioni, con il saper fare, con le tecniche, gli strumenti, il territorio..)

  2. dare visibilità ai nuovi artigiani (cataloghi, guide…)

  3. promuovere le loro attività (giornate aperte, mostre mercato, visite guidate, workshop…)

  4. favorire scambi fra saperi intergenerazionali, interdisciplinari, interculturali

  5. fra domanda e offerta (cittadinanza, imprese, industria del turismo tramite percorsi guidati)

  6. costruire una rete che colleghi e faciliti le relazioni fra creativi, laboratori, luoghi di lavoro, strumenti, strutture, mercati.

  7. Incentivare la qualità e fare sistema con istituti di formazione (in particolare con le scuole pubbliche, istituti d’arte e  accademie)

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